Lunedì 12 giugno, padre Ngoa Ya Tshihemba è diventato l’11° Superiore Generale degli Assunzionisti, una congregazione che oggi conta 915 religiosi e 45 novizi, distribuiti in 128 comunità in 33 Paesi di ogni continente. È stato eletto lunedì mattina durante il Capitolo generale degli Agostiniani dell’Assunzione, in corso a Roma dal 1° giugno.
La sua terra d’origine, il Nord Kivu
Padre Ngoa Ya Tshihemba è nato il 16 ottobre 1970 in una famiglia di agricoltori a Mbau, una città del Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Qui il primogenito di 8 figli ha ricevuto l’istruzione primaria e secondaria. In seguito ha svolto il postulato al Collège Kambali e il noviziato (1995-1996) alla Maison Charles Lwanga di Butembo, sempre nel Nord Kivu. Ha pronunciato i primi voti il 28 agosto 1996. È poi partito per la capitale Kinshasa, dove ha conseguito la laurea in filosofia.
Otto anni in Messico
Dal 2003 al 2007 ha studiato teologia presso l’Istituto di Formazione Intercongregazionale di Città del Messico, dove ha conseguito il baccellierato canonico in teologia. È tornato nella RDC per l’ordinazione sacerdotale a Butembo il 24 gennaio 2008, prima di tornare in Messico per quattro anni di studi pedagogici (2009-2013), dove ha conseguito la laurea in Pedagogia. Ha assunto il ruolo di formatore e per un anno ha sostituito il parroco della parrocchia di Marie, Impératrice des Amériques.
Più di 10 anni nel più grande Paese cattolico dell’Asia
Il 2013 ha visto un completo cambiamento di scenario per padre Ngoa Ya Tshihemba, che è stato nominato a Manila nelle Filippine, dove finora era maestro dei novizi, nonché responsabile della formazione nelle Filippine e superiore di una casa di formazione. Poliglotta, padre Ngoa parla Kinande, la sua lingua madre, oltre a Swahili, Lingala, francese, spagnolo e inglese.
Alcune parole del nuovo Superiore generale ai presenti al Capitolo generale:
“Dopo la mia elezione, ero turbato. Quando sono salito nella mia stanza, mi sono perso. Ho sbagliato porta. Ho cercato padre Benoît Grière, ma non l’ho trovato. Andai nella cappella. Mi sono seduto davanti al quadro di padre Emmanuel d’Alzon. Lo guardai: mi guardava e mi chiesi cosa pensasse di quello che era appena successo. Allo stesso tempo, mi sono chiesto: ma cosa devo dire ai miei fratelli? È troppo presto per un discorso di apertura, perché siamo solo a metà del nostro Capitolo, del nostro discernimento…
Il discernimento continua. All’inizio del Capitolo, chiediamo la grazia dello Spirito Santo. Egli continua a parlarci e noi dobbiamo continuare ad ascoltarlo. Soprattutto quando il Capitolo mi darà un’équipe”. È importante avere una squadra, dicevano padre Richard e padre Benoît, i miei predecessori, fratelli che amano Cristo e l’Assunzione e che sono disposti a lavorare insieme. Vincent Cabanac mi ha detto: “Quando senti il peso del carico, ricorda anche il peso della fiducia dei tuoi fratelli”. Questo mi ha confortato. La forza che vi ha portato a venire qui e a sospendere le vostre responsabilità ci sosterrà. La sfida è grande, è davanti a noi.
Vorrei insistere sull’importanza di una squadra che si complementi a vicenda. Conoscete i miei limiti, quindi pensiamo a questa complementarietà di cui abbiamo bisogno perché tutti amiamo l’Assunzione: conoscenza dell’amministrazione, dell’accompagnamento dei confratelli, magari pensando anche alla continuità e alle tradizioni. Abbiamo parlato di interculturalità, pensiamo a un’équipe che testimoni questa interculturalità.
Continuiamo con lo Spirito formulando le linee guida per i prossimi sei anni. L’équipe sarà responsabile del sostegno e dell’applicazione di queste linee guida concrete. Continuiamo ad ascoltare lo Spirito che ci fa amare Cristo e accettare di andare di qua e di là.
Questo stesso Spirito ci aiuterà a scoprire dove dobbiamo stare e come dobbiamo essere; queste sono le domande che padre Benoît Grière ci ha affidato per questo Capitolo. L’unità sarà la nostra forza. La sfida è grande ed è davanti a noi. Se siamo uniti, tutto è possibile.
Le mie preghiere vanno a coloro che sono in linea con noi. Vi prego di continuare a pregare affinché lo Spirito ci accompagni.
Grazie per la vostra fiducia. Che Dio ci benedica tutti.
